La scelta dell’università non sempre è fatta con la giusta attenzione. Può capitare di scegliere l’ateneo più vicino e comodo da raggiungere, quello che più ci ispira in quel momento o del quale ci hanno parlato meglio. Spesso però, quando l’anno accademico è già iniziato, ci si rende conto che l’offerta formativa di un’altra università risulta più in linea con i nostri obiettivi e ambizioni. E’ quindi possibile cambiare ateneo? Assolutamente sì!
Se quindi stai pensando di trasferirti in un’altra università, questo è l’articolo che fa per te. Oggi ti spieghiamo come funziona il processo di trasferimento in un altro ateneo e quando conviene effettivamente farlo.
La prima cosa che devi sapere è che non è possibile cambiare durante l’anno in corso. Il trasferimento infatti può essere effettuato tra agosto e settembre, che corrisponde al periodo delle nuove iscrizioni. In casi eccezionali può essere effettuato anche oltre questo lasso di tempo, pagando una piccola mora. Ciò che devi avere ben chiaro è che il trasferimento è una procedura che varia sempre in base al regolamento del singolo ateneo.
Per questo ti consigliamo di consultare sia il regolamento dell’ateneo che stai lasciando che quello presso cui vuoi fare domanda. In questo modo potrai capire quanto tempo hai per procedere con il trasferimento, quali pratiche vanno consegnate, quali sono i costi e quali esami ti saranno riconosciuti.
Altro fattore da considerare è che il trasferimento ha un costo, che si chiama tassa di congedo, la quale va pagata all’ateneo che stai lasciando. Il prezzo può variare anche se solitamente si aggira intorno ai 300€.
Se stai valutando di cambiare università mantenendo però lo stesso corso di laurea, dovrai fare attenzione! Non sempre tutti gli esami vengono riconosciuti: questi potrebbero avere un altro nome o addirittura avere crediti formativi differenti.
Nel caso in cui volessi iscriverti a un corso di laurea a numero chiuso, non dovresti avere problemi con l’iscrizione (a patto che non siano terminati i posti disponibili). Ovviamente, se previsto, dovrai superare un test d’ingresso e successivamente, per effettuare l’iscrizione, dovrai attendere il nullaosta dell’università presso cui vuoi effettuare il trasferimento.
Se invece il tuo intento è quello di cambiare facoltà, ti consigliamo comunque di controllare se ci sono esami in comune che puoi farti convalidare. Capita spesso che facoltà molto diverse tra loro abbiano comunque degli esami in comune che possono essere facilmente recuperati dallo studente che sta effettuando il trasferimento, senza così rischiare di perdere tutti i CFU acquisiti nell’università precedente.
Come appena detto, il riconoscimento degli esami sostenuti può essere parziale o totale, a seconda del numero di CFU che l’esame superato ha rispetto a quello equivalente del nuovo piano di studi.
Per convalidare gli esami dovrai presentare la documentazione ufficiale che attesta il superamento dell’esame con tutti i dettagli (data, voto, settore e crediti).
Dopodiché, per essere idonei, la commissione dovrà valutare se i due esami coincidono. Se non vi è una perfetta corrispondenza, quest’ultima può anche decidere di concedere solo una parte dei crediti (crediti parziali) o di compensare alcuni di questi, in caso di eccesso, su altre materie.
Infine, per quanto riguarda gli esami linguistici e informatici, è possibile convalidarli anche attraverso altre certificazioni.
Cambiare ateneo all’apparenza può sembrare un processo complicato. In realtà, come hai appena visto, basta seguire passo dopo passo il regolamento di entrambe le università ed effettuare tutto il procedimento con cautela.
Ricorda sempre di fare attenzione e controllare che gli esami coincidano per far sì che tu possa mantenere più crediti formativi possibili. Nel caso in cui questo non sia possibile, ma sei comunque intenzionato a cambiare, non preoccuparti; ciò che conta è che tu sia determinato nella tua scelta e pronto a ricominciare un nuovo percorso formativo.
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