
Il cambio di destinazione d’uso rappresenta una soluzione chiave per rispondere alla crescente domanda di alloggi per studenti in Italia. Questo fenomeno ha spinto il settore immobiliare a individuare soluzioni innovative per soddisfare le esigenze abitative degli universitari e ha portato operatori del settore a esplorare nuove strategie.
Una delle soluzioni emergenti, sempre più adottata, è proprio il cambio di destinazione d’uso degli immobili esistenti, che consente di adattare edifici non residenziali a residenze universitarie. Grazie a recenti interventi normativi, questo processo è oggi più semplice e accessibile, aprendo nuove prospettive per l’intero settore dello student housing.
Il cambio di destinazione d’uso consiste nella modifica della funzione attribuita a un immobile, permettendo, ad esempio, la trasformazione di edifici commerciali o industriali in residenze per studenti. Questa pratica non solo risponde alla crescente richiesta di alloggi universitari, ma offre anche l’opportunità di riqualificare il patrimonio edilizio esistente, adattandolo alle nuove esigenze del mercato abitativo.
Recentemente, il Decreto-Legge 2 marzo 2024, n. 19 (DL PNRR 4) ha introdotto misure per semplificare le procedure di cambio di destinazione d’uso per la realizzazione di alloggi universitari:
Inoltre, per garantire il raggiungimento dell’obiettivo di creare 60.000 nuovi posti letto per studenti entro il 2026, è stato nominato un Commissario straordinario con il compito di supportare i soggetti attuatori e facilitare le procedure necessarie alla realizzazione delle residenze universitarie.
Queste misure rappresentano un’opportunità significativa per gli operatori del settore, che possono sfruttare le semplificazioni introdotte per ampliare l’offerta abitativa destinata agli studenti, contribuendo allo sviluppo dello student housing in Italia.
Il cambio di destinazione d’uso rappresenta una soluzione strategica per rispondere alla crescente domanda di alloggi universitari in Italia. Oltre a facilitare l’ampliamento dell’offerta abitativa per studenti, questa pratica porta con sé una serie di vantaggi significativi che impattano non solo il settore immobiliare, ma anche il contesto urbano e ambientale delle città.
Uno dei principali benefici del cambio di destinazione d’uso è la sua capacità di contribuire alla rigenerazione urbana. La trasformazione di edifici in disuso – come ex uffici, strutture industriali o alberghi ormai fuori mercato – in residenze universitarie permette di rivitalizzare interi quartieri, migliorando il tessuto urbano e riducendo il degrado.
Questa operazione ha anche un impatto positivo sull’economia locale: nuovi studentati significano una maggiore presenza di giovani nelle città, con effetti positivi per le attività commerciali e i servizi. Le zone universitarie possono così diventare veri e propri poli di innovazione e socialità, attrattivi non solo per gli studenti ma anche per investitori e operatori del settore.
L’attenzione alla sostenibilità è un altro elemento chiave che rende il cambio di destinazione d’uso una scelta vantaggiosa. In un periodo in cui il consumo di suolo rappresenta una delle principali criticità del settore edilizio, riadattare edifici già esistenti anziché costruire da zero permette di ridurre significativamente l’impatto ambientale.
Questo approccio porta con sé numerosi benefici:
Inoltre, molti interventi di riconversione si accompagnano a piani di miglioramento della mobilità urbana, con l’incentivazione di mezzi pubblici e infrastrutture per la mobilità dolce (piste ciclabili, percorsi pedonali), riducendo l’impatto del traffico cittadino.
Le nuove normative hanno semplificato e velocizzato le procedure burocratiche legate al cambio di destinazione d’uso, rendendolo un’opzione flessibile e conveniente per investitori e operatori del settore. Grazie alla possibilità di ottenere le autorizzazioni tramite Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA), i tempi di realizzazione si accorciano drasticamente rispetto ai lunghi iter tradizionali.
Il cambio di destinazione d’uso si sta affermando come una delle soluzioni più efficaci per aumentare l’offerta di student housing in Italia. Oltre a rappresentare un’opportunità per il settore immobiliare, questa pratica offre benefici concreti dal punto di vista urbano, ambientale ed economico, favorendo una crescita sostenibile delle città e un miglioramento della qualità della vita per gli studenti.
Leggi anche l’articolo: Student Housing in Italia: confronto con il mercato europeo e prospettive di crescita
Anche per realizzare migliori esperienze di navigazione, sul presente sito internet utilizziamo tecnologie di tracciamento come i cookie, prevalentemente di terze parti, i quali possono memorizzare le e/o accedere alle informazioni del tuo dispositivo. Tali tecnologie vengono utilizzate quindi, (senza necessità del tuo consenso) per finalità tecniche, e, con il tuo consenso, anche per finalità non tecniche (che comportano l’installazione di cookie statistici o analitici e/o di cookie di profilazione ossia i c.d. “cookie non tecnici”). Il consenso a queste tecnologie ci permetterà anche di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Puoi acconsentire all’utilizzo di tali tecnologie utilizzando il pulsante “Accetta”. Chiudendo questa informativa e/o utilizzando il tasto “Nega”, continui la navigazione senza accettare i cookie non tecnici e verranno installati solamente i cookie tecnici.
Puoi prestare o modificare le tue scelte anche per singole categorie di cookie, in qualsiasi momento, cliccando su ”Visualizza le preferenze”.
Per quanto riguarda le informazioni previste dall’art. 13 del Regolamento (UE) 2016/679 si rinvia all’Informativa Cookie che integra e deroga la Cookie Policy, fatta eccezione per il paragrafo 6 della suddetta policy (Cookie presenti) dove sono elencati i singoli cookie utilizzati sul sito.