Il benessere psicologico degli studenti universitari in Italia sta diventato, fortunatamente, una questione di grande importanza e attenzione.
Durante il percorso accademico, i giovani spesso affrontano molte sfide, come lo stress degli esami, la pressione accademica, la gestione del tempo, le aspettative personali e familiari.
Tutte queste situazioni, se mal gestite, possono incentivare problemi di salute mentale e portare a stati di ansia, a depressione, a disturbi di varia natura, come ad esempio quello da stress post-traumatico o alimentare.
Alla luce di questa maggiore consapevolezza, alcune università italiane riconoscendo sempre di più l’importanza della tutela della salute mentale degli studenti, stanno implementando servizi di supporto e risorse per aiutare i giovani a gestire lo stress e a mantenere un buon benessere mentale. Ci sono atenei che offrono servizi di consulenza psicologica gratuiti o a tariffe agevolate, gruppi di supporto, programmi di benessere e iniziative per promuovere la consapevolezza sulla tematica in questione come ad esempio i workshop.
Queste iniziative sono attive solo in alcune università, ma sta diventando sempre più urgente un’azione da parte del Governo, che possa istituire una legge che tuteli il benessere psicologico di tutti gli studenti e le studentesse.
Le associazioni studentesche sono molto attive nella promozione del benessere mentale e nella sensibilizzazione sul tema sottolineando l’importanza di parlarne e di attuare azioni concrete in merito.
In particolar modo due organizzazioni, la Rete Degli Studenti Medi e l’Unione degli Universitari, hanno istituito la campagna di sensibilizzazione “Chiedimi come sto”, sul bisogno di assistenza psicologica, chiedendo delle risposte al mondo della politica per far fronte a quella che è una grave crisi generazionale.
Gli studenti hanno scritto una proposta di legge per chiedere l’introduzione in ogni scuola e università di uno sportello di assistenza psicologica, psicoterapeutica e di counseling, gestito da un team multidisciplinare. I due pilastri della legge sono:
Mentre si attende di vedere come evolverà la proposta di legge, è importante che gli studenti stessi si prendano cura della propria salute mentale, in primis prendendo consapevolezza che non sono soli e che possono chiedere aiuto in famiglia, al proprio medico di base, ma anche nelle università presso le associazioni studentesche o nei centri di ascolto che forniscono servizi di assistenza.
Abbiamo visto che nonostante le tante iniziative da parte delle università e delle associazioni studentesche per fornire servizi di sostegno psicologico, in Italia gli studenti devono affrontare ancora molte sfide per migliorare il supporto alla salute mentale, prime fra tutte far approvare la proposta di legge.
E’ importante mantenere alta l’attenzione e sensibilizzare le istituzioni sull’importanza di un piano di sostegno che possa aiutare gli studenti in difficoltà e che tuteli la salute psicologica da troppo tempo ignorata.
È altresì importante che gli studenti siano aggiornati sui servizi e le risorse disponibili presso la propria università e che si sentano liberi di chiedere aiuto quando ne hanno bisogno. La salute mentale è una priorità e cercare supporto può fare la differenza nel favorire un’esperienza accademica più equilibrata e gratificante.
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